Sono una ballerina.
Mi piace definirmi ballerina anche se non lo sono .. "professionalmente parlando" ma ascolto la musica da
sempre, la ballo.
Mi commuovo se sento qualcosa che scorre sotto pelle e piango, ah si, sono una gran piagnona.
Mi ritrovo se sento qualcosa che mi somiglia. Cerco e leggo se qualcosa mi incuriosisce.
Non sto ferma mai, con la testa intendo. La mia testa (qualcuno ha detto) è un'arma a doppio taglio.
Un tempo non mi dava tregua, passava avanti al cuore e correva correva, correva tanto da paralizzarlo (il cuore) e allora restavo rigida a pensare. Solo che, come tutti i marchingegni meccanici, a furia di girar rotelle la parte si scaldava (infatti soffro di emicrania da sempre e guardate che non è un caso - niente è mai un caso - come dice il maestro Oogway in Kung Fu Panda il caso non esiste) e mi incriccavo, mi fermavo. Perchè a furia di correre avanti si finisce nei vicoli ciechi: Quando sfrecci a capo basso mica hai tempo di vedere che direzione hai preso!?
Respiravo con la musica. Respiravo e piangevo e guardate che piangere ti costringe a fermarti. Ti incolla l'anima al pavimento perchè è lì che devi stare quando attraversi te stesso, con i piedi sul pavimento.
E le cose tornano semplici perchè qualcuno usa le parole per te. Le note che qualcun'altro ha scritto ti prendono per mano e ti dicono "tranquillo, non sei mica solo".
Ricordo di aver assistito al concerto di Ludovico Einaudi e di aver pensato che il mondo era salvo ah ah!!!
Ora corro poco, mi attorciglio poco. La verità è che spesso la mia testa è impegnata diversamente, che faccio per cena? Ma ho steso la lavatrice? Devo passare in farmacia ... Cose così. E anche se mi preferisco
casalinga piuttosto che col cervello in panne (perchè la vita vera è meglio del capo intasato, mutuo incluso si) a tratti mi mancano le mie "divagazioni". E insieme la musica che ascoltavo per sedarle.
Ci vuole pioggia vento e sangue nelle vene. E una ragione per vivere, per sollevare le palpebre, e non restare a compiangermi e innamorarmi ogni giorno - ogni ora di più (Jovanotti).
Oggi roba tranquilla vi prego, che sono stanca. Avevo pensato ad una bella Mantovana. Concreta (non ci sono sorprese con la Mantovana..), sobria eppure dolcissima ...
MANTOVANA
130 gr di zucchero
100 gr di uova intere che poi sarebbero 2 uova (1 uovo è circa 50 gr - 20 gr tuorlo, 30 gr albume)
30 gr di tuorlo
100 gr di burro morbido
60 gr di farina
60 gr di fecola
1/4 di bacca di vaniglia
Montare bene le uova con lo zucchero insieme alla vaniglia, deve diventare bello spumoso.
A quel punto aggiungere delicatamente con una spatola la farina e la fecola setacciate e alla fine incorporare il burro.
Mettere in uno stampo imburrato del diametro di 20 cm. Cuocere per 30 minuti nel forno a 190°.
Ahhhh la semplicità!!
§ELENA§
casalinga piuttosto che col cervello in panne (perchè la vita vera è meglio del capo intasato, mutuo incluso si) a tratti mi mancano le mie "divagazioni". E insieme la musica che ascoltavo per sedarle.
Ci vuole pioggia vento e sangue nelle vene. E una ragione per vivere, per sollevare le palpebre, e non restare a compiangermi e innamorarmi ogni giorno - ogni ora di più (Jovanotti).
Oggi roba tranquilla vi prego, che sono stanca. Avevo pensato ad una bella Mantovana. Concreta (non ci sono sorprese con la Mantovana..), sobria eppure dolcissima ...
MANTOVANA
130 gr di zucchero
100 gr di uova intere che poi sarebbero 2 uova (1 uovo è circa 50 gr - 20 gr tuorlo, 30 gr albume)
30 gr di tuorlo
100 gr di burro morbido
60 gr di farina
60 gr di fecola
1/4 di bacca di vaniglia
Montare bene le uova con lo zucchero insieme alla vaniglia, deve diventare bello spumoso.
A quel punto aggiungere delicatamente con una spatola la farina e la fecola setacciate e alla fine incorporare il burro.
Mettere in uno stampo imburrato del diametro di 20 cm. Cuocere per 30 minuti nel forno a 190°.
Ahhhh la semplicità!!
§ELENA§