giovedì 29 agosto 2013

CHE COSA FAI?

Ebbene si, son tornata ma non badate a me perchè questo è un nuovo inizio.
Inizio post vacanze, inizio nuova vita. Inizio da disoccupatissima e quindi in cerca di occupazione molto seria.
Talmente seria che ho deciso di dedicarmi anima e cuore alla mia nuova carriera. Quella di scrittrice, no scusa, ho sbagliato, quella di pasticciera. Oddio ... che volevo fare?
Qualcosa devo fare accidentiiiiiiiiiii. Mamma mia com'è dura la vita, e ora che anche la Bellucci e Vincent Cassel si sono lasciati (già avevo accusato il colpo con Johnny e Vanessa) mi rimangono poche, davvero poche certezze.
Ma son tornata dalle ferie con il migliore dei propositi siiiii. E son convinta quest'anno di combinare qualcosa di buono.
Non che fino ad oggi mi sia grattata la pancia perchè di cose super buone ne ho fatte almeno due ma via via che il tempo passa (e le creature crescono) sento che posso fare di più.
Per esempio mi sono avventurata nel magico mondo delle confetture e delle marmellate (fantastico!!!) e ho osato dove non osano i pasticceri più arditi ... ho fatto il gelato (la crema da far venir le lacrime agli occhi). Ma pare che ancora non basti e allora ho deciso di scrivere scrivere scrivere e tra una pagina e l'altra voglio provare a fare le arance in sciroppo o roba così. Mi voglio mettere in casa tanti barattolini di robetta golosa che consumerò durante il lungo e triste inverno, davvero!!!!
Nel frattempo vi voglio deliziare con una poesia (bada come la m'ha fatto bene l'estate):

Che cosa fai?
Guardo al futuro.
E cosa vedi?
Dici a parte questo muro???
Che cosa fai?
Guardo la luna.
E a cosa serve?
Porta fortuna.
Che cosa fai?
Cerco il mio sogno.
Ne sei sicura? E' di questo che hai bisogno?
Che cosa fai?
Parlo con te. Ecco ora vedo quello che c'è ...

Traaaaa, anche la poesia. Niente di meglio per finire la serata. Ma .... c'è di meglio, per esempio una bella ricettina di biscotti, semplice semplice.

Bada cosa non ti vado a scovare SNICKERDOODLES, ricetta amish direttamente dalle cucine della Pennsylvania...

SNICKERDOODLES per circa 24 biscotti

225 gr di burro ammorbidito
315 gr di zucchero + 300 gr per la copertura
2 uova
1/4 di baccello di vaniglia
350 gr di farina
1 cucchiaino di lievito
un pizzico di sale
2 cucchiaini di cannella in polvere

Nella planetaria mixare burro e zucchero fino a che il composto non schiarisce e cresce di volume. Lentamente incorporate le uova (uno alla volta) e mischiate ancora, poi aggiungete la vaniglia.
Setacciare farina, lievito e sale e aggiungere questo composto al composto con il burro.
Si dovrebbe formare un impasto piuttosto denso che avvolgerete nella plastica e lascerete riposare in frigo per 15 minuti. Nel frattempo frullate nel mix lo zucchero per la copertura e la cannella.
Tirate fuori l'impasto dal frigo e formate due salsicciotti del diametro di 4/5 cm che taglierete in tanti dischetti.
Ciascun biscotto verrà poi "inzuppato" nel mix zucchero/cannella e andrà cotto nel forno a 160° per circa 16 minuti.
Saranno cotti quando i bordi saranno dorati e la superficie secca (tipo crepata).
Favolosi sia caldi che freddi, ma bada te questi Amish ....

Notte
§ELENA§

venerdì 17 maggio 2013

E L'OCCHIO RIDE MA TI PIANGE IL CUORE ...

Lo so dai, sono una pessima blogger.
Dovrei aggiornare il mio blog. Aggiungere link (ma non so come si fa), mettere foto nuove (e non so come si fa), sollecitare contatti (ehhh??) ma la verità è che son negata.
Mi sono iscritta a twitter e mi diverto un mondo a vedere gli altri che twittano con disinvoltura e magari sapessi come si faaaaaaaa!! Non ci capisco un tubo e per il momento guardo, in attesa di un'illuminazione ...
Ma una cosa la so fare, so far ridere la gente, come dice il mio amico Cremonini. No, io non son comica in realtà ma mi piace scrivere e al momento mi accontento perchè davvero davvero davvero non ho tempo per niente. Ma come fate voi mogli/madri/ lavoratrici, aiutatemi perchè, se esiste veramente un modo per fare tutto (bene naturalmente, a tiravia son bona anche io), me lo dovete dire!!!! Imparo, mi applico.
Ora per esempio, sono sul letto col primogenito che dorme alla mia destra perchè non sta bene e vuole la mamma e la piccina alla tetta e se solo provo a staccarla mi azzanna il capezzolo col l'unico dente che ha, tanto per ribadire il concetto di appartenenza dei miei capezzoli.
Eccomi, sono qui a scrivere queste parole col ditino indice della mano destra, io .. mancina dichiarata e con un diploma in dattolografia applicata!!! ASDFMLKJ, tsiiiiiiii!!!
Comunque col tempo non ce la faccio. Tipo, come si fa esattemente a preparare tutte le portate di un pranzo o una cena e a farle arrivare tutte calde fumanti in tavola? Chi cucina non mangia dico io, no? E' l'unica. Vabbè ma io studio, mi applico.
Per esempio ora sono una fan sfegatata di Master chef e di Gordon Ramsey. Mi sono convinta che posso cucinare di tutto anche il polpo con le patate o l'anatra all'arancia (anche se non credo che nessuno cucini più l'anatra all'arancia dagli anni 70 ormai) ... E allora mi impegno con tutte le ricettine che riesco a trovare. Spaghetti alle mandorle e profumo di limone (profumo ah ah). Triglie al timo con patate e anice stellato. Dadolata di verdurine croccanti (che suono snob ha la parola dadolata? Vi pare?? ah ah) e pollo al sesamo. Roba così e mi viene tutto bene tieeeeee!!! E allora sotto con Barbieri, Cracco e Bastianich!!
Ma alla fine son casalinga, mettetela come vi pare. Stasera ero a misurare l'antibiotico da dare ai bambini con la siringhina, l'ennesimo da novembre in qua e mi son detta .. l'occhio ride ma ti piange il cuore .. e poi ... sognavi di essere trovata su una spiaggia di corallo dal figlio di un pirata. Il figlio di un pirata non mi fa gola ma la spiaggia di corallo si. Anche senza il corallo, va bene la spiaggia. I bambini me li guardo da me (perchè tanto non li affipderei a nessuno) ma solo quello, vi pregoooooo.
Sei così bella ma vorresti sparire in mezzo a tutte queste facce, come se con te sparisse anche il dolore ...
Bella no? Bravo Cesare.
Comunque non sparisco, anzi divento grande ... sempre più grande e allora mi raccomando la prossima ricetta, che è roba delicata.

TATIN DI LAMPONI CON GELATO ALLA CREMA
per 8 persone

Ingredienti:

240 gr di farina
220 gr di burro
4 uova
260 gr di zucchero
2 cucchiaini di lievito
200 gr di lamponi
1/2 arancia
un pizzico di sale
gelato alla crema per servire

Spremete il succo dell'arancia, raccoglietelo in una casseruola con 100 gr di zucchero e 20 gr di burro
e cuocete a fiamma bassissima fino a far sciolgliere lo zucchero. Spengete e e unite i lamponi. Fate attenzione a non mescolare troppo, i lamponi devono rimanere interi, è importante!!
Imburrate uno stampo di 20 cm di diametro e mettete i lamponi con il loro fondo di cottura.
Montate a crema il burro con lo zucchero rimasto, unite un uovo e una cucchiaiata di farina, alternando fino a finire le uova. Poi unite tutta la farina setacciata con il lievito , il sale e mescolate.
Versate l'impasto sopra i lamponi livellandolo con una spatola. Cuocete la torta nel forno a 180° gradi per 50 minuti. Verificate la cottura con uno stecchino al centro della torta. Toglietela dal forno e lasciatela intiepidire, poi staccatela dal bordo con l'aiuto di un coltello. Rovesciate e sformate.
Servitela tiepida o fredda con il gelato alla crema.

Ecco qui.
Alla prossima.

§ELENA§

domenica 5 maggio 2013

NON E' UN PAESE PER VECCHI ..


Mi sono svegliata così stamani.
Non è che sono polemica ... è che... c'ho urano contro e anche Fox ha raccomandato prudenza in questo periodo ma io m'infervoro, non resisto.
Perchè nell'aria c'è del fermento e per una volta vedo e sento i giovani animare questo fermento.
Mi è capitato spesso di sentire persone di una certa età lagnarsi dei giovani. Giudicarli, sminuirli.
Si lamentano della cattiva educazione, della poca istruzione. Si lamentano della mancanza di valori, di ideali.
E allora mi chiedo, ma queste persone di chi sono genitori? Di chi sono nonni, o zii? Dov'erano quando toccava loro educare, ascoltare o semplicemente far giocare i loro figli?
Avendo avuto due figli e quindi 2 gravidanze mi sono sorbita lunghe file di attesa per i vari esami del sangue o per prendere gli appuntamenti alle asl e ovunque sia andata non c'è stato un solo anziano che mi abbia fatto sedere nonostante il pancione, che mi abbia fatto passare scavalcando la fila (che non sia mai) o che mi abbia aperto una porta o ceduto il passo davanti ad un'entrata.
A Prato abito nel centro storico e mi è capitato spesso di sentire  persone ultra settantenni inveire o parlar male di extracomunitari, gay o donne di ogni età (perchè si, mi spiace dirlo ma gli uomini sono spesso più cattivi e intolleranti delle donne) così, per strada, come passatempo.
Allora mi chiedo, a che titolo queste persone si lamentano e si chiedono cosa il mondo sia diventato quando, questo mondo i giovani (che siano 20enni o 40enni) l'hanno ereditato?
I nostri nonni, i nostri genitori hanno lavorato tanto. Sono stati ingranaggi fondamentali di quel grande macchinario che ha prodotto, sviluppo e benessere per tutti. Il macchinario che ha fatto dell'Italia una potenza industriale ma che ha indubbiamente sottratto tempo alla famiglia ed ha fatto perdere di vista le cose importanti.
Qualcuno l'ha capito (infatti oggi siamo tutti impegnati a cercare di rimediare), altri no, quelli che si lamentano probabilmente...
Io sono una che si impegna. Nel mio piccolo mi sforzo di fare meglio per me e per i  miei bambini e francamente, il borbottio di parole negative mentre aspetto in fila con le gambe gonfie e la vescica che sta per scoppiare mi fa innervosire bah!!!

Ecco, stamani ho deciso che mi faccio due biscotti con le gocce di cioccolato vah .. magari la giornata va migliorando maremma ...

Biscotti choc chip (anche questi anglosassoni si ..)
per circa 12 biscotti 

150 gr di burro morbido
130 gr di zucchero di canna
2 uova sbattute
175 gr di farina
un puntina di lievito
100 gr di gocce di cioccolato

Scaldare il forno a 190° e rivestire due teglie con la carta da forno.
Nella planetaria montare il burro e lo zucchero. Sbattere fino a far schiarire e raddoppiare di volume il composto.
Aggiungere le uova, sempre girando, poi la farina e il lievito. Sbattere lentamente, il composto si deve semplicemente mescolare. Alla fine unite le gocce di cioccolato.
Adagiare sulla teglia cucchiaiate di impasto e fate cuocere per 10/15 minuti. I biscotti devono essere dorati e morbidi al centro.
Togliere dal forno e lasciar intiepidire quanche minuto prima di toglierli dalla teglia, poi farli raffreddare completamente su una griglia.

Eh!! Lo so, trascuro le mie ricette ultimamente ma sono super super assorbita ... noi disoccupati abbiamo il nostro da fare !!!

ciao
§ELENA§

giovedì 18 aprile 2013

DAI LA CERA, TOGLI LA CERA..

Devo dire che, del mio essere casalinga sull'orlo della disperazione, vado quasi (quasi) fiera.
Ora che il sole si affaccia alle mie finestre, oltre ai dolori alla schiena, sento la responsabilità dello scandire le ore della giornata ai bambini. Sento la gioia dell'essere artefice dell'ordine che regna (da oggi) nel mio armadio. Tutte cose che, se andassi a lavorare, mi perderei!!! E invece non lavoro, come tanti, come tutti mi verrebbe da dire, visto il casino che trovo al supermercato il lunedì mattina alle 10 e finalmente dopo un inverno di disperazione riesco a godermi anche la mia "casetta" con tutti i rotolini di polvere sotto i termosifoni e i capelli in bagno.
Certo esco di più (la reclusione non giova) e le elevate temperature mi hanno ridato speranza. 
Per esempio, da lunedì mi sento ad un passo dall'acchiappare il mio sogno, qualsiasi sia ... Perchè, sono un vulcano di idee. Ne ho tantissime e voglio fare tutto (una volta smesso di allattare naturalmente), vi basti pensare che ieri, presa dall'euforia, mi sono fatta la ceretta!!
Altro passo fondamentale ..
Sto pensando (tutto negli ultimi 3 gg attenzione!!) che avere un profilo su facebook o su twitter alla fine non è così grave anche se il sentimento che mi anima al momento  è il desiderio forte di insultare qualcuno dei nostri politici e siccome ora son tutti attenti agli umori dei social network ... bisogna far parte del popolo della rete!
Comunque, mi è venuto in mente il film "Karate Kid". Vi ricordate il film con Ralph Macchio? Che tenerezza!!! Era il 1984 ...
Daniel, il protagonista, è un pò sfigatello e va dal maestro Miyagi per imparare il karatè. Il maestro gli fa fare tutti i compiti più ingrati anzichè mostrargli le basi della disciplina. Un sacco di lavori manuali come lucidare la macchina, verniciare la staccionata davanti casa, etc. Il ragazzo si arrabbia con l'anziano maestro e sta per mollare quando, si rende conto che i movimenti fatti per lucidare la macchina (dai la cera, togli la cera) e dipingere la staccionata sono mosse fondamentali del karate che gli serviranno per difendersi. Ed ecco la folgorazione!
Con tutta la cera che ho passato quest'inverno son diventata una roccia!!! Ora vado come le schegge praticamente.
Sono perfettamente in grado di levare/lavare le tazze della colazione mentre rifaccio il letto. Stendere la lavatrice mentre infilo nel cestello i panni per la lavatrice successiva. Preparare il brodo mentre pulisco l'acquaio. Dare da mangiare alla piccina mentre preparo la pomarola. Dare da mangiare al più grande mentre comincio a caricare (di nuovo) la lavastoviglie dei piatti sporchi. Sparecchiare e far tornare in condizioni normali il salotto mentre il mio bambino mangia la banana davanti alla tv e la piccina dorme attaccata al seno (attenzione attenzione sioriiii e sioreeee sempre più difficileeee). Far fare merenda a tutti e due mentre preparo l'acqua ed i cambi per il bagno. Dare da mangiare alla piccina mentre preparo la cena per noi altri. e mettere tutti a letto lavati, pettinati e piagiamati per le 21.30 massimo, un fenomeno ..
Salvo poi perdere il lume della ragione e scatenare l'inferno quando il mio compagno, davanti alla richiesta di un aiuto qualsiasi dice: "ma non lo puoi fare dopo? Tanto sei a casa tutto il giorno!|)((/&&&%%%$££?^^/&%%$£$$):ççç°§?=)(/&%$$£££"!|!!!^^???^

Allora oggi ho optato per un cheese cake anche se non vado matta per questo dolce "formaggioso". Ed ecco che dalla meravigliosa cucina di Trish Deseine ho scovato il cheese cake di Alisa

CHEESE CAKE DI ALISA

190 gr di biscotti sbriciolati (meglio se digestive)
200 gr di zucchero + 2 cucchiai
55 gr di burro fuso
500 gr di mascarpone
250 gr di yogurt magro
200 gr di panna (o se si vuole esagerare 200 gr di crema pasticcera)
4 uova
1/2 baccello di vaniglia
2 gocce di limone

Mescolare i biscotti sbriciolati con il burro fuso e 2 cucchiai di zucchero. Stendere e premere questo composto sul fondo di uno stampo a cerniera di 18/20 cm di diametro.
Mettere in forno per 10 min (forno a 170°).
In una ciotola sbattere il mascarpone, lo yogurt e la panna insieme allo zucchero poi aggiungere, uno alla volta, le uova.
Unire la vaniglia e il limone e continuare a sbattere fino ad ottenere un composto omogeneo.
Versare il composto nello stampo sulla base di biscotto e infornare per 55 minuti.
Una volta cotto lasciar riposare per 1 ora e poi metterlo in frigo per almeno 6 ore prima di sformare.
Si può decorare con uno sciroppo di frutti di bosco o frutta caramellata.

Bene, a presto spero

§ELENA§

giovedì 11 aprile 2013

ORDINARY PEOPLE

Maremma che rabbia!!! Maremma ...
O come mai  la gente non dice quello che pensa veramente, così, subito? O come mai bisogna mettersi a indovinare nel nome della diplomazia o peggio ancora dell'amicizia?
A me sembra di esser fin troppo chiara, mi piace, non mi piace. Mi stai simpatico, non sei simpatico per nulla.
Ci si avvicina col piedino alla sottile e tanto temuta linea della maleducazione? Per niente!! Si fa un favore a tutti, chi vuole sentirsi dire cose non vere per esser contento?
Allora si tace? Finta di niente? Ma tanto prima o poi ti ritrovo, che mi racconti allora?
Insomma io son per la sincerità bella o brutta. Sono per il tutto subito. Per il meglio la peggio dei meglio che la meglio dei peggio (forse questo esempio non è molto calzante... comunque...).
Son felice, son serena. Ho due figli meravigliosi, un compagno straordinario, una bella casa (appena un pò scomoda ma bella), sto bene dai! E allora dico o perchè mi devo avvelenare al pensiero del come mai la tizia ha fatto finta di non vedermi e ha tirato di lungo il pomeriggio in centro?!
O pure del motivo per cui ti chiedo un favore che non mi puoi fare e t'affanni a trovar scuse (tutte assolutamente indipendenti dalla tua volontà) da sventolarmi sotto il naso come fazzolettini bianchi?!
Tranquilli, rilassati. Ditemi, abbi pazienza ma non siamo mai state amiche, non è che si comincia oggi, eh!
LA V E R I T A', non mi offendo, l'apprezzo. GIURO!!!
Che poi ti conosco meglio se mi dici la verità, mi regolo. Magari son davvero un'arpia antipatica, magari ci penso su e mi comporto a modo. Guarda quante cose positive!!!
E invece tutti che si affannano ... Non vi affannate, date retta, già ce ne sono di cose da fare per stare al mondo ... non mi fate faticare oltremodo...
Come dice il mio amico John Legend:  we're just ordinary people, we don't know which way to go. Cause we are ordinary people, maybe we should take it slow ... take it slow ....

E io infatti me la sono presa slow perchè ieri mi sono fatta un super plum cake ai lamponi.
Buono buono buono anche se ho dovuto sacrificare il burro all'olio. Dice è più leggero .. dice.

Ecco qua. La ricetta è della mia amica Sigrid Verbert, niente popò di meno che la regina dei cavoletti di Bruxelles che al posto dei lamponi c'ha messo i mirtilli ma va bene tutta la frutta di bosco che avete..

PLUM CAKE AI LAMPONI

250 gr di yogurt magro
200 gr di farina
100 gr di zucchero (io ho aggiunto altre 2 cucchiaiate a dire il vero ..)
80 gr di olio di semi
2 uova + 2 tuorli
50 gr di amido di mais
1/2 baccello di vaniglia
1 cucchiaino di lievito
un pizzico di sale
125 gr di lamponi freschi

Sbattere le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto bello spumoso. Aggiungere, sempre sbattendo i tuorli e lo yogurt, la vaniglia e il sale. Incorporare poi con la spatola, la farina, l'amido e il lievito precedentemente mescolati e setacciati e infine l'olio fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Incorporate i lamponi e versate tutto in uno stampo da plum cake precedentemente imburrato e infarinato.
Infornare nel forno caldo a 180° per circa 50 minuti.

Per oggi va vene così. Baci.

§ELENA§

mercoledì 3 aprile 2013

TVBQ

Non è un bel giorno. Oggi no.
Sono una persona pratica, la religione su di me non "attecchisce". Diciamo che credo in quello che sento. Credo nei sentimenti profondi e credo nelle persone, le persone perbene.
Dio, specialmente quello professato dagli uomini, non mi convince. O forse non mi convincono gli uomini di Dio, comunque amo la vita e di solito "tollero" la morte. So che c'è, esiste, è parte di questo mondo ma in questo modo il boccone è difficile da mandare giù perchè la persona che è venuta a mancare (se così posso dire) è troppo straordinaria.
E' la mia insegnante di classico spagnolo ma è tanto di più. Mi vuole bene da sempre e io, da sempre, ricambio questo sentimento perchè se le donne sono il sale della terra, lei è una donna superiore alle altre.
Intelligente, forte, vitale. Creativa, simpatica, concreta. Vera e consapevole di chi siamo e del cosa facciamo qui.
La lotta con la malattia è stata lunga e lei non s'è arresa un giorno. Ha fatto tante di quelle volte lo sgambetto alla morte che non credevo l'avrebbe raggiunta mai. E la vedevo poco, di questo mi rammarico ma ogni volta .. baci e abbracci.
Abbiamo riso tanto perchè lotta col sorriso Q., lotta con il cuore. Il cuore grande e meraviglioso che ha fatto della sua passione un lavoro. Del suo lavoro un talento speciale. Del suo talento una vita vissuta pienamente. 
Mangiata a morsi la vita, fino a prosciugarsi gli occhi dalle lacrime, fino a urlare di rabbia, fino a farsi venire il mal di pancia dal ridere.
Degna, super degna di chiamarsi vita quindi come può smettere di viverla??
Avrei voluto salutarla un ultima volta, dirle che le volevo bene. Che ero orgogliosa e onorata di conoscerla, di essere sua amica. Avrei potuto dirle che voglio avere la sua forza, la sua tenacia, voglio avere il suo coraggio. Voglio vivere col cuore, ogni giorno come ha fatto lei. Voglio insegnarlo ai miei figli, come ha fatto lei. Voglio dirle che non la dimenticherò mai e glielo dirò.
Abbiamo ballato insieme. GRAZIE.
TI VOGLIO BENE Q. Riposa adesso.

Con amore
ELENA

Pensavo di non mettere la ricetta oggi, perchè volevo scrivere solo parole per lei, in sua memoria ma ho deciso di metterla proprio per lo stesso motivo. Perchè avrebbe mangiato e bevuto volentieri qualcosa di buono, perchè ci avrebbe riso su. Perchè era talmente vitale e concreta che avrebbe trovato bello che qualcuno le dedicasse un dolce. Credo.
Ho cercato una ricetta spagnola perchè la mia insegnante è madrilena purosangue ma non ho trovato niente di serio e allora ho scelto un pudding al miele. Dolce, delicato. Eccolo:

PUDDING AL MIELE DI LAVANDA
(per 8 persone)

130 gr di farina
120 gr di burro
110 gr di zucchero
1 cucchiaino di lievito
1 baccello di vaniglia
2 uova
2 cucchiai di latte
150 gr di miele di lavanda
un pizzico di sale

Lavorare il burro morbido con lo zucchero fino a ottenere un composto soffice e spumoso.
Unite i semini del baccello al composto incidendo il baccello per la lunghezza e raschiando con un coltellino.
Unite 1 uovo e un cucchiaio di farina setacciata con il lievito, mescolate e ripetete alternando uovo e farina.
Aggiungete la farina rimasta, il latte e il sale (sciolto in poca acqua) e mescolate.
Dopo averlo intiepidito versate il miele in uno stampo da pudding di ceramica della capacità di 1 litro. versate sopra l'impasto e coprite con un foglio di carta da forno. Cuocete in forno a bagno maria a 160/180 ° per 1 ora e 30 minuti.

§ELENA§

venerdì 22 marzo 2013

LE CINQUE LEGGENDE

C'è un cartone che mio figlio adora e che ultimamente guarda di continuo. Si tratta delle 5 leggende. 
Una storia bellissima realizzata in maniera strepitosa dalla Dreamworks che parla della paura.
Il bene contro il male, ovviamente. I buoni, buonissimi Babbo Natale, il Coniglio di Pasqua, la fata del Dentino, Sand Man (l'omino dei sogni che sparge una polverina dorata nell'aria per far fare bei sogni ai bambini - il mio preferito) e Jack Frost, il ragazzino della neve che non sa niente del suo passato e lotta per sapere chi è. Si parla anche di un misterioso "uomo della luna" che dall'alto sorveglia il mondo.
Dall'altra parte c'è l'uomo nero, la Paura, che cerca la fragilità in ciascun guardiano (le leggende sono i guardiani dei bambini) per indebolilrlo e sconfiggerlo.
Alla fine, quando i 5 grandi stanno per soccombere, un bambino meraviglioso affronta l'uomo nero e gli dice in faccia - io credo che tu esista ma non mi fai paura -.
Io di solito qui inizio a piangere mentre il mio bambino si esalta sferrando calci e pugni immaginari al cattivo sullo schermo e ripetendo in continuazione: io credo che tu esista ma non mi fai paura!
Raramente uso l'espressione wow ma mi ricordo di aver pensato proprio WOW la prima volta che l'ho visto.
A parte la straordinaria capacità di saper scrivere, disegnare e realizzare una storia tanto bella mi son detta: Ma guarda come si può con (forse apparente) semplicità affrontare argomenti così delicati ed importanti e saperli spiegare ai bambini oltre che ai tanti adulti "caproni" che accompagnano i bambini al cinema.
E allora la faccenda sta così, siamo tutti sulla stessa barca. Siamo tutti buoni e cattivi, fragili e forti. Siamo tutti un pò di tutto solo con percentuali diverse per ciascuno.
Io so, per esempio di avere una "dark side" molto forte. Non che mi trasformi in Mr Hide con la luna piena,  ma mi capita spesso di essere ingannata (in sogno - ormai avviene solo in sogno) dal mio inconscio.
Mi ritrovo a sognare cose che da sveglia so essere negative o "illusorie" per me ma che mi appaiono desiderabili dormendo. Non so se mi sono spiegata però so che dormendo torna fuori da quel buchino dove la mia vita reale l'ha ricacciato il pericolo dell'IDEALE. Il mio personale uomo nero che davvero esiste perchè ogni tanto si riaffaccia ma che non mi spaventa più da tempo.
Quando mi sveglio da certi sogni sorrido e sono felice per quello che ho ma riesco anche ad immaginare come si sentano i drogati o magari gli anoressici sapendo che qualcosa di nero e sottile si nasconderà sempre in certi anfratti nascosti delle tue viscere. (Un tantino forte come immagine forse).
Comunque il cartone è bellissimo, ve lo consiglio (sempre ammesso che qualcuno legga questo blog naturalmente) e adesso che la mia patatina piccina si è svegliata e richiede tutta la mia attenzione ci rimane solo il tempo per la ricetta. Attenzione però, questa è LA ricetta, la regina delle ricette, numero uno di semplicità e bontà. 
In parole povere mi sento finalmente pronta a dividere con il mondo una delle mie ricette preferite e più riuscite, la pasta FROLLA.
L'immagine giusta è ... Roma, Piazza San Pietro,  i fedeli che attendono la comparsa del Papa per l'Angelus. Ecco, con la stessa religiosa devozione ho atteso che uno dei migliori pasticceri d'Italia mi dettasse la sua ricetta per la frolla che è questa:

PASTA FROLLA
Per circa 1 kg di pasta

200 gr di zucchero a velo
300 gr di burro
80 gr di tuorlo (4 rossi)
3 gr di sale
500 gr di farina
la buccia di 1/2 limone e 1/2 arancio grattugiati
3 gr di lievito
1/3 di bacca di vaniglia

Impastare il burro ammorbidito con lo zucchero fino ad avere un composto "plastico". Aggiungere le uova, gli aromi tutti e il sale sciolto in poca acqua. Infine aggiungere la farina e il lievito.
Una volta ottenuto un composto consistente togliere dalla planetaria impastare un pò a mano su una superficie leggermente infarinata e poi lasciare l'impasto in frigo avvolto nella pellicola tutta la notte.
Perfetta per biscotti, crostate e altre basi.

Ecco, per oggi ci siamo direi. Se qualcuno legge quello che scrivo mi può postare un commento per favore?
Non vedo l'ora di leggerne uno, anche solo per provare la mia esistenza in rete.

Grazieeeeee!

§ELENA§