mercoledì 3 aprile 2013

TVBQ

Non è un bel giorno. Oggi no.
Sono una persona pratica, la religione su di me non "attecchisce". Diciamo che credo in quello che sento. Credo nei sentimenti profondi e credo nelle persone, le persone perbene.
Dio, specialmente quello professato dagli uomini, non mi convince. O forse non mi convincono gli uomini di Dio, comunque amo la vita e di solito "tollero" la morte. So che c'è, esiste, è parte di questo mondo ma in questo modo il boccone è difficile da mandare giù perchè la persona che è venuta a mancare (se così posso dire) è troppo straordinaria.
E' la mia insegnante di classico spagnolo ma è tanto di più. Mi vuole bene da sempre e io, da sempre, ricambio questo sentimento perchè se le donne sono il sale della terra, lei è una donna superiore alle altre.
Intelligente, forte, vitale. Creativa, simpatica, concreta. Vera e consapevole di chi siamo e del cosa facciamo qui.
La lotta con la malattia è stata lunga e lei non s'è arresa un giorno. Ha fatto tante di quelle volte lo sgambetto alla morte che non credevo l'avrebbe raggiunta mai. E la vedevo poco, di questo mi rammarico ma ogni volta .. baci e abbracci.
Abbiamo riso tanto perchè lotta col sorriso Q., lotta con il cuore. Il cuore grande e meraviglioso che ha fatto della sua passione un lavoro. Del suo lavoro un talento speciale. Del suo talento una vita vissuta pienamente. 
Mangiata a morsi la vita, fino a prosciugarsi gli occhi dalle lacrime, fino a urlare di rabbia, fino a farsi venire il mal di pancia dal ridere.
Degna, super degna di chiamarsi vita quindi come può smettere di viverla??
Avrei voluto salutarla un ultima volta, dirle che le volevo bene. Che ero orgogliosa e onorata di conoscerla, di essere sua amica. Avrei potuto dirle che voglio avere la sua forza, la sua tenacia, voglio avere il suo coraggio. Voglio vivere col cuore, ogni giorno come ha fatto lei. Voglio insegnarlo ai miei figli, come ha fatto lei. Voglio dirle che non la dimenticherò mai e glielo dirò.
Abbiamo ballato insieme. GRAZIE.
TI VOGLIO BENE Q. Riposa adesso.

Con amore
ELENA

Pensavo di non mettere la ricetta oggi, perchè volevo scrivere solo parole per lei, in sua memoria ma ho deciso di metterla proprio per lo stesso motivo. Perchè avrebbe mangiato e bevuto volentieri qualcosa di buono, perchè ci avrebbe riso su. Perchè era talmente vitale e concreta che avrebbe trovato bello che qualcuno le dedicasse un dolce. Credo.
Ho cercato una ricetta spagnola perchè la mia insegnante è madrilena purosangue ma non ho trovato niente di serio e allora ho scelto un pudding al miele. Dolce, delicato. Eccolo:

PUDDING AL MIELE DI LAVANDA
(per 8 persone)

130 gr di farina
120 gr di burro
110 gr di zucchero
1 cucchiaino di lievito
1 baccello di vaniglia
2 uova
2 cucchiai di latte
150 gr di miele di lavanda
un pizzico di sale

Lavorare il burro morbido con lo zucchero fino a ottenere un composto soffice e spumoso.
Unite i semini del baccello al composto incidendo il baccello per la lunghezza e raschiando con un coltellino.
Unite 1 uovo e un cucchiaio di farina setacciata con il lievito, mescolate e ripetete alternando uovo e farina.
Aggiungete la farina rimasta, il latte e il sale (sciolto in poca acqua) e mescolate.
Dopo averlo intiepidito versate il miele in uno stampo da pudding di ceramica della capacità di 1 litro. versate sopra l'impasto e coprite con un foglio di carta da forno. Cuocete in forno a bagno maria a 160/180 ° per 1 ora e 30 minuti.

§ELENA§

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